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venerdì 24 gennaio 2014

DEPOR: A RISCHIO L'ISCRIZIONE ALLA CLAUSURA

nella foto: lo ha lasciato in mutande!
GENOVA: Mancano pochi giorni all'asta per la Clausura 2014 e il Depor è ancora molto lontano dall'ottenere le certificazioni finanziarie per partecipare al Campionato. La storica compagine biancomalva sembra aver fatto questa volta il passo più lungo della gamba (scusate il gioco di parole).
Un tempo squadra operaia come il quartiere che rappresentava, da qualche anno aveva fatto il grande salto, con una nuova, scintillante, sede a Nervi.
Il distacco da via Tanini, la salita che collega i quartieri genovesi, vallata poco umida (n.d.r.), di Borgoratti e apparizione era stato a dir poco traumatico, con cortei di tifosi e contestazioni al presidentissimo Gamba, che era infatti stato costretto a cambiare nome del sodalizio, lasciando per strada quel "Borgotanini" grondante storia e umiltà.

Nel corso degli ultimi anni, poi, è diventata sempre più ingombrante la figura di Donna Tiziana, la moglie di Gamba, self made woman con un passato nel mondo della ristorazione e un presente nell'allevamento di maiali (uno, Gamba stesso).
La Tycoon di Arma di Taggia ha iniziato ha interferire sulle scelte economico-finanziarie della Holding che fa capo a Gamba (la Kabila inc.) e le cose, per dirla all'americana, sono andate a sud.
Cene, vestiti, gioielli, viaggi, e conti da pagare...

Dallo scudetto Apetura 2010, una serie di risultati pessimi, che la Coppa Italia 2011/2012 non è riuscita a nascondere, l'addio - il secondo - a Zlatan Ibrahimovic il punto di non ritorno.
Da lì in poi solo debiti, debiti e debiti che neanche cessioni eccellenti (il pacco Hernanes rifilato al Pampa) sono riuscite a risanare.

Si dice che Gamba stia lavorando febbrilmente per trovare garanti e fidejussioni che gli permettano di iscrivere il Depor al campionato, ma le cifre sono importanti e, nonostante la recentissima cessione di Savic e Borja Valero all'UCS, il traguardo è ancora lontano.

Non bisogna dimenticarsi anche dello sciacallo Vicini, che vorrebbe il Depor retrocesso in serie B in vece del suo CSKA, e che ha più volte annunciato che è pronto a percorrere tutte le vie e usare tutti gli strumenti legali per ottenere giustizia in caso di pendenze non regolate dai nerviesi.

Stiamo a vedere, la partita non si gioca più in campo ma in banca.
E comunque è sempre la partita della vita, quella più importante.
nella foto: c.so Perrone, tarda notte

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