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lunedì 21 marzo 2016

LA CLASSIFICA SI ACCORCIA

nella foto: un signor cazzo 
GENOVA: non come il cazzo (?) in foto ma insomma, abbastanza corta.
In testa si ferma la cavalcata dell'UCS sconfitta e ridimensionata (...) da una Fedeshow che si ripropone come autentica protagonista.
La squadra di Botteghi ha ridato sale al campionato con una prestazione monstre, guidati da un imperioso Morata, i verde-arancio hanno (ri)messo in evidenza tutte le grandi potenzialità della rosa, un giro di vite in difesa e i brasiliani potrebbero persino puntare al bersaglio grosso.
Voci di corridoio danno un Botteghi intenzionato a raggiungere il vecchio continente per stare vicino ai suoi ragazzi in questo momento di capitale importanza.
nella foto: arriva e faremo festa. Foffo e Prato ci sono, Varani gli ho mandato un messaggio


Anche l'Atletico Pampa di Mastro Tillich non si fa trovare impreparato, si libera col minimo sforzo del Depor e si rituffa nell'inseguimento della capolista, la ritrovata vena realizzativa di Gomez fa da contraltare agli acciacchi dei Dybala e alla scomparsa da tempo immemore dai tabellini dell'intristito Eder.
Il Depor si ritrova a fronteggiare brutti ricordi, solo, al buio, in ultima posizione.
a pecora.
nella foto: la riproponiamo ma dovete immaginarla al contrario, tipo lui che rientra nella terra e scompare.
La società del levante cittadino viene scavalcata dalla CSKA che piega le flebili resitenze di un Marassi che si risveglia tutto sudato (come quella volta che uscì dalla tenda del campeggio dell'isola dei gabbiani nel 1998) coinvolto nuovamente nella bagarre delle retrovie.

Sospirone di sollievo per il Klan, non c'è certo bisogno che vi racconti chi sia il protagonista della vittoria casalinga degli incappucciati contro gli eterni rivali del Napoli.
Il Pipita, dopo aver riportato alla Foce lo scudetto con un'Apertura leggendaria si sta ripetendo, con il diverso obbiettivo di salvare un Klan che sembra aver smarrito la cattiveria dello scorso autunno.
La vittoria contro il Napoli tiene i partenopei invischiati e regala ai ragazzi di Masnata tre punti di importanza indicibile e forse quel pizzico di convinzione che manca per trarsi fuori dalle secche.

lunedì 14 marzo 2016

ZANFORLIN ASSASSINO

nella foto: un momento da cui non si riprese più
MILANO: Una carriera lunga quasi 60 anni, oltre 200 film di merda trascurabili e due partecipazioni indimenticabili.. È morto in ospedale a Milano  il padre di Christian De Sica in Vacanze di Natale e il secondo Calboni, avrebbe compiuto 90 anni a novembre. Indimenticabile il suo volto, dai tanti film in bianco e nero diretto dai più grandi registi, fino al ruolo di San Pietro in uno spot tv, che lo aveva reso celebre anche fra i bambini ipovedenti. Spontaneo e mai divo, con ironia commentava il fatto che la gente lo fermasse per strada: «Mi chiedono come si sta lassù, oppure di intercedere con il Padre Eterno».
Ora può farlo.
ZANFORLIN ASSASSINO.
nella foto: levateji il battito cardiaco

LA CAPOLISTA SE NE VA, IN FONDO SI SALVI CHI PUO'

nella foto: non può essere solo fortuna
GENOVA: la prima di ritorno ci fa capire tante cose: sarà difficile strappare all'UCS il prossimo scudetto, in coda c'è gente che si caga addosso, l'ISIS è una minaccia reale.

Ad Ankara, in Costa d'Avorio ma anche alla Foce, ad Albaro e Nervi, nessuno si può sentire tranquillo.
Il Napoli si aggiudica la sfida shock contro il CSKA (due squilli, i primi, di Immobile) e supera con un balzo i Saints stessi, il Klan e il Depor che rimangono al palo.
Gli incappucciati erano di scena in via dell'Acciaio e, invero, non sono dispiaciuti, quadrati, organizzati ma fragili come gli alibi di Luigi Chiatti: all'UCS basta una prima mezz'ora a ritmo sostenuto per infilare tre palline del dildo nel Ku Cul Klan, Masnata ora inizia veramente a preoccuparsi, non vorrebbe mai che i campioni in carica subissero l'onta della (prima) retrocessione.
nella foto: Masnata affronta la sua più grande paura
Il Depor sbraga alla sua maniera classica in casa contro una Fedeshow ancora incarognita col "sistema" nonostante la facile vittoria.
Questa volta gli strali di Botteghi sono indirizzati contro il tesserato bianco-malva Kondogbia, che, a suo dire, è protetto da chissà quale massoneria che lo giudicherebbe non per quanto realmente espresso sul rettangolo di gioco ma per le sue inespresse, sempre a suo dire, potenzialità, più dettate - aggiunge -  dal prezzo di acquisto (29 euro) che dalla reale scansione delle caratteristiche fisico-tecnico-tattiche.
Il tutto chiosato con l'ennesimo cosa di razzismo al contrario "...e poi non è abbastanza negro".
nella foto: in direzione ostinata e contraria
Insomma in coda quattro squadre impelagate, gli scherzi del calendario (SCHERZI DEL CALENDARIO, ooouffff) vogliono che proprio queste quattro compagini si affrontino fra di loro nella prossima, imperdibile, giornata.

Per una volta questo tourbillon di emozioni fa passare in secondo piano il derby di Marassi, con un Pampa deluso che vede allontanarsi (strano) il treno scudetto e con il Marassi che invece si prende un punticino interessante che lo tiene in acque tranquille.

La prossima giornata sarà dunque tutta da godere, io me la vedrò da un mio amico che mi ha appena invitato.
nella foto: posticipo da me?


lunedì 7 marzo 2016

STRAPPO UCS

nella foto: e ride...
GENOVA: una notizia inaspettata giunge da Marassi: il Pampa ha perso in casa una partita decisiva.
Rabbia, incredulità, sgomento.
Come è possibile che una macchina perfetta si inceppi sempre al momento sbagliato?
Eppure il suo patron Surdich ha scopato tre volte in vita sua e ha tre figli, non sembrerebbe uno prono alla cilecca.
Siamo alle solite, con la possibilità, fra le mura amiche, di scavalcare l'UCS e riportarsi in testa, i verdazzurri si squagliano come un jack lemon a San Nazaro e vengono piegati dai nero stellati che allungano il passo mettendo 4 punti fra le due contendenti.
Surdich bofonchia le solite scuse, qualche volta ci sono campionati che durano poco, altre volte durano troppo, la sfiga, il vestito in tintoria, le cavallette...non è mai colpa sua.
nella foto: stay hungry stay loser



Semino incassa i tre punti e si invola ben conscio che la trattoria "Al Curvone" è, appunto, dietro la prossima curva.

Fedeshow ritrova grinta e smalto e asfalta il Napoli sempre più in crisi depressiva. I brasiliani si assestano al terzo posto seppur a sette punti dalla vetta, il Napoli invece sprofonda all'ultimo, raggiunta com'è dalla CSKA che strappa un buon punto al Prisco.
Midoro ostenta sicurezza ma, complice la forzosa lontananza dalla famiglia, la sua vita sembra aver preso una brutta piega e fonti a lui vicine lo danno sull'orlo dell'esaurimento e nuovamente alle prese con una nuova, virulenta forma di discalculia.
nella foto: stasera non ce la faccio, ho già un impegno con degli altri miei amici conosciuti on line


I cavalieri incappucciati sono oramai appesi solo all'estro del Pipita Higuaìn con secondi e terzi violini spariti da tutti i radar, salvezza tutta da guadagnare, insomma, nella bagarre ritorna anche il Depor sconfitto a Marassi sponda azul-grana, gli uomini di Simbula riescono finalmente a prendere il fiato ma la classifica è molto, troppo corta.


venerdì 4 marzo 2016

GAMBA RACCONTA ZEBRONE

nella foto: ancora oggi ci mangiamo le mani
nella foto: internato dai tifosi dopo una sessione di mercato non propriamente positiva







mercoledì 2 marzo 2016

GIOVANI E BABBI, di ANDREA GAGINO

nella foto: il genio


Qualche anno fa era come adesso, non avevamo un cazzo da fare, allora non facevamo neppure finta di avere impegni così, dopo qualche serata passata a dire cazzate, forse colpevole il tasso alcolemico elevato in qualcuno di noi, era venuta fuori l'idea di fare un libello su un argomento che ci stava molto a cuore in quel periodo.
Dopo qualche giorno Xeb (9 marzo 2006, quasi 10 anni fa) ne venne fuori con questo capolavoro, che oggi, a distanza di anni, la redazione propone con incommensurabile gioia ma anche con una vena malinconica, al pensiero di cosa potrebbe essere questo merda di blog nelle mani sue.


Giovani e Babbi visti da Xeb.

Nello stesso istante in cui al nostro gruppo di eterni mentecatti è nata la malsana idea di provare a scrivere questo ciarpame, mi è balenata in testa la più scontata delle domande : Sono stato giovane oppure babbo?

La risposta è immediata : non me ne frega un cazzo; se dovessi giudicare in base alla figa che ho avuto l’onore di toccare direi giovane; se dovessi analizzare lo stile con cui stoppo un pallone direi babbissimo.

Pertanto ho deciso di contribuire alla creazione di questo manoscritto con tutto ciò che a me ha sempre fatto impazzire nel complesso mondo del Giovane/Babbo. [Con la G maiuscola]

Nella mia feroce adolescenza ho veramente incontrato di tutto : dallo scolaretto untissimo al guappo di Sarzana. Veri Giovani con il Fifty, con il carburatore “19” e la Proma. Altri con quella orrenda imitazione del “Ciao”, com’è che si chiamava? Aveva il nome spagnoleggiante, faceva i 24Km/h ed era venduto solamente in colorazioni tipo verde pistacchio, rosa mollo o grigio non metallizzato. Non sapete il nome? Ve lo dico io : TOLEDO.
Il Giovane, ricordo, aveva anche la moto da cross introvabile ed elaboratissima. E misurava la velocità del bolide sfrecciando sullo stradone affiancato da un amico più grande con una moto di grossa cilindrata; di solito l’amico mentre lo affiancava guardava il contachilometri e gli urlava : “SEI SUI NOVANTACINQUEEEEE!!” . Qui il giovane assumeva un’espressione scazzata, e dopo essersi fermato buttava lì frasi intrise di una falsa delusione : “.. Non va un cazzo..Pensavo meglio” .
Già, l’amico più grande. Il giovane gira sempre con gente più grande. Il babbo gioca con le cugine.

Ho conosciuto i cattivi della classe; gente tosta, capace di pisciarti nella tasca del cappotto appeso fuori dalla classe. Quelli che tutte, ma proprio tutte le mattine calpestavano, il panino con uovo e frittata di carciofi del babbo, per poi rimetterlo puntualmente nel ripiano inferiore del suo banco.

Eccolo, il babbo; in media costruito morfologicamente male. Fianchi larghi, spalle strette, in alcuni casi gambe a x. Sempre, ascella che sa di cipolla. In ogni occasione le ghiandole sudorifere sono pronte a secernere quel liquido mefitico. Un saluto di una “Preppy” [Rarissimi nei suoi confronti], una domanda di una professoressa, un motorino rumoroso che arriva alle spalle, uno sguardo un po’ duro di un giovane.
E poi il fiato. Da cammello. In ogni ora, del mattino e della sera, la stessa tonalità tombino.

Il giovane, a scuola con Zainetto stracciato, due libri de “Il Libraccio”, una penna. Diario gonfio di cazzate, ma messe bene, non da babbo. Solitamente ha l’adesivo degli Hell’s Angels, rotondo con lo scheletro a braccia conserte, oppure quello della Fossa con il CHE blu su sfondo rosso.
Battuta sempre pronta, tempo comico innato. Riesce a far ridere anche la prof, ma non è mai leccaculo. Rutta immancabilmente ad ogni cambio ora. E’ intelligente ma non si applica. Basterebbe tanto così, dicono ai suoi genitori. Ma lui se ne fotte.
Il suo banco è sempre laterale appoggiato alla parete, o l’ultimo in fondo.
Nella cartellina di Tecnica ha un “Le ORE Mese”.
Ha l’intuizione che fa sospirare la Professoressa.
Ingaggia dibattiti furibondi durante l’ora di religione.
Legge la Gazza durante quella di Inglese, perché pronuncia con la facilità di Mick Jagger qualunque frase gli venga richiesta. [Potenza del Rock]
Arriva dopo alle pizzate di classe, perché ha da fare.
Il giovane ha sempre da fare.
Si siede in mezzo agli amici festanti ammiccando e facendo cenni e esordisce fra gli astanti con frasi del tipo “ Niente niente, sa lui.. POI TI DICO” . E giù risate.
Saluta due o tre avventori nei tavoli vicini. Conosce tutti.
La pizza arriva anche per lui, perché è un habitué del locale, conosce “Gino”.


Il Babbo alza la mano e viene smerdato. Sempre. Non ha facoltà di parola, da quel giorno in cui ha fatto il grave errore di affermare :”  Professoressa, ma oggi non c’era l’interrogazione?”
Il babbo non ha tempo comico. Se fa una battuta ride solo lui, e la sua cerchia eventuale di babbi.
Nel novanta per cento dei casi la battuta è inerente all’argomento di studio ed è un gioco di parole di quart’ordine. Lui ammicca verso gli altri, facendo il classico gesto del pollice/indice messi ad uncino a sottolineare “il nesso”.

Ha l’astuccio con la fibbia, in cui tiene gelosamente un compasso di acciaio temperato con braccetto snodabile e blocca / apertura. Il tutto gli è stato regalato per la comunione.
Ha la Papermate.
Ha la riga da 60 con gli spigoli perfetti.
Ha lo zaino di pelle marrone.
Ha i mocassini con il dorso intrecciato tipo vimini, con la punta leggermente all’insù, ed il pantalone con la riga.
Ha il maglione kaki a rombi.
Ha il giubbotto di Jeans della Carrera blu scurissimo.
Ha il diario riempito di cazzate, ma messe male. Tipo moto ritagliate, la foto di Den Harrow, la scritta “Oggi sono veramente triste” fatta con l’UniPosca dorato e lasciato aperto nella speranza che qualcuno gli domandi il perché del suo disagio.
Se ha un adesivo, di solito ha il “Sampdoria Club A. Bollano” con l’Europa stilizzata ed i piedoni tricolori sopra, oppure il “Genoani si nasce fighi si diventa” con Lupo Alberto vestito da Fred Astaire.
Studia e prende appunti come un forsennato.
E’ additato ad esempio dalle prof. durante i cazziatoni nei confronti del giovane, con frasi crudeli del tipo : “ Ecco vedi, lui magari non ci arriva con la tua facilità, ed è proprio per questo che, se devo promuovere qualcuno, premio lui perché si impegna tantissimo!!”
Il babbo è fiero di questa cosa.
Il babbo studia qualche strumento strano, tradizione di famiglia, tipo la farfisa 290 tasti o la viola.
Partecipa alla pizzata di classe con il maglione attorno al collo legato con il “mallocco” fra le due maniche.
Gli sbagliano immancabilmente la pizza.
Parla con i compagni babbi della facilità dell’integrale inserito nell’ultimo compito di matematica.
Ammicca a voce alta verso l’altro lato del tavolo, pensando “fuori dalla classe è un’altra cosa”.
Di solito dice “EHI, CHICCO!” sorridendo, e ricevendo il classico “CAZZO VUOI, BABBO!!”


Il giovane prende tre materie.

Il babbo è promosso e fa i compiti delle vacanze a Giugno “Così ho tempo libero durante l’estate”.

Il giovane va a ripetizione per due giorni prima degli esami di riparazione, abbronzatissimo e in infradito.
Viene promosso perché è giovane, e perché gli fanno la domanda sull’argomento a piacere.


Già, le vancanze estive. Il bellissimo ritrovo dei “Bagni Miramare”.
Anche li, il giovane. Abbronzato subito e senza essersi mai sdraiato un secondo in spiaggia. L’unica occupazione è chiudersi nelle cabine con le fighette milanesi. Gioca ad “Asteroid” pestando sui tasti e gridando frasi a caso che -comunque- fanno sempre ridere chi gli sta intorno. E’ simpatico a prescindere. Sentenzia su qualunque cosa, parlando per ultimo e scatenando risate a discapito di chiunque.
Fuma e i suoi lo sanno.
Esce più tardi e se ne va prima argomentando “Perché domani gioco”, mentre gli altri schizzano di corsa perché hanno il coprifuoco alle 23 in punto.
Limona sugli scogli, ma a differenza degli altri lui tocca anche la figa. Da dentro i jeans, non da fuori.

Il babbo gioca a pallavolo tutto il giorno. Asterod gli è proibito dalla madre.
Al flipper non trova mai libero, assiste impotente a ore di scianche sfrenate con risate fra giovani. Quando tocca a lui tutti si eclissano per fare dell’altro, mentre lui rimane solo, infilando tre palline centrali perfette fra le palette di seguito per un totale di 237 punti. Il record è del giovane, e campeggia li, in bella evidenza sul tabellone, scritto su un foglietto ed attaccato con lo scotch. CHICCO 23.456.200 punti.


Il babbo. Solitamente con il disegno della canottiera tatuato sulla pelle. Costume a mutanda durante la moda dello slip, con lo slip durante il boom del Sundek.
Si presenta con :           Asciugamano / Telo da mare con raffigurato Enorme segno Zodiacale.
                                   Vasetto da 1 Kg. Di Lancaster.
                                   Sandalo rosso oppure azzurro in gomma con fibbia laterale “Perché ci sono i ricci”.
Si spalma subito ovunque, venendo investito da una nube di sabbia, causata dal gruppo adiacente di Giovani che sta facendo un’americana all’ultimo sangue.
Non fa il bagno prima di quattro ore dall’ultimo pasto.
Gli scappa puntualmente la cacca ogni volta che mette piede in spiaggia, e si ritira nel cesso nel momento di calca maggiore, durante la doccia dei bambini con le mamme.
                                   Prende “Il Concertino” all’Amarena.

Di solito è con la zia. Alla malparata è con una cugina, costantemente quest’ultima è il cesso della spiaggia e quindi lui non fraternizzerà mai con nessuno, in quanto l’habitué del posto è lei e sta sul cazzo a mezza spiaggia in quanto rompicoglioni. La mezza spiaggia è quella dei giovani.
 Conosce due ragazzi il giorno prima della partenza. Spera di reincontrarli alla sera, ma piove e quindi nessuno esce in passeggiata.





Il giovane è “in cocca” col bagnino.
Scrocca il moscone per tutto il pomeriggio e va al largo per limonare.

Si presenta con :           Pantalone di jeans corto, solitamente a torso nudo e scalzo, da casa alla spiaggia.
In alternativa arriva in motorino posteggiando vicino al flipper, sempre e comunque scalzo.
Saluta tutti, dal più anziano al bambino in carrozzina, e tutti lo salutano.
Prende la rincorsa da sotto il portico ed a qualunque ora si tuffa come un delfino in mare.
In presenza di figa, di solito salta a piè pari tutta la fase dei saluti. Posteggia e parte con la rincorsa.
In questo caso tutti lo accolgono con “OU E’ ARRIVATO CHICCO” [Alta percentuale di giovani con nome Chicco] “BELIN FINALMENTE”.
Esce dall’acqua con nonchalance, sedendosi subito vicino alla figa nuova di turno.
Si scrolla l’acqua dai capelli e le sorride.
Si accende una siga senza bagnarla.



[..Segue..]

U.C.S. E PAMPA, ATTENTI A QUEI DUE



nella foto: un dollaro che non vincerà il Pampa

GENOVA: il Campionato si delinea finalmente, ogni squadra è ora conscia della propria forza e dei propri obiettivi: Pampa e UCS si giocheranno il titolo, tutte le altre a grufolare nella merda sperando di trovare una sedia libera quando la musica si fermerà.

Nella settimana che porterà ai festeggiamenti (Semino, sempre più sfacciato, ha annunciato al branco che se si impetrolierà per bene ci proverà con la Mary)) per la commemorazione della dipartita del nostro pingue Xeb (R.I.P.) l'UCS si tiene stretta il primo posto superando di misura un Napoli sempre più in crisi.
Si dice che le grandi squadre, quelle destinate alla vitoria finale, si riconoscono perchè vincono anche quando giocano male, in tal caso la partita di domenica scorsa ha le stigmate della winners attitude, solo che il buco non è nelle mani stile Father Pyus ma, bello grosso, del culo stile la madre del lettore.

Risponde colpo su colpo il tenace Pampa che affonda a domicilio il CSKA relegandolo al posto che gli compete: l'ultimo.
Gli uomini di Surdich dimostrano, tenuto conto anche della grande Apertura disputata, una solidità e affidabilità invidiabili, d'altro canto la storia ci insegna come i Pamperos siano in ambasce nei momenti in cui serve tirare fuori quel killer-instinct necessario a matare e catturare la prede a ferita.
Quest'anno la sfida con l'UCS, altra compagine di straperdentoni, potrebbe pennellare nuovi orizzonti e cambiare la storia di una delle due franchigie.

In coda continua la marcia a braccetto di Marassi e Klan che abbandonano all'unisono l'ultima piazza, centrando la prima vittoria del campionato.

Il Klan si impone alla Kabilarena sorprendendo un Depor tutt'altro che malvagio mentre il Marassi abbassa, anzi taglia, la cresta alla Fedeshow.
Da quando il presidente Botteghi ha tuonato contro il palazzo, solo sconfitte per i cearesi: il sistema reprime alla grande ogni istinto di ribellione.

Passando a cose più facete, oggi, 2 marzo 2014, cade il quarto anniversario della dipartita da questo mondo del nostro Xebruni, oggi pomeriggio lo omaggeremo con una uscita speciale inedita, farina del suo bisunto sacco.

Siate affamati, siate blasfemi.