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mercoledì 26 novembre 2014

NAPOLI, FREDDEZZA GLACIALE

nella foto: muove già un braccio

GENOVA: il Napoli continua imperterrito nella sua marcia verso l'ennesimo titolo. I partenopei si godono un Pogba ritornato grande e strapazzano la CSKA di Vicini che, messe le mani su una salvezza quasi certa, ha sbragato penosamente.

E dire che la trasferta per i ragazzi di Midoro non era iniziata nei migliori dei modi: il pullman nuovo di pacca, anzi di pacco, della società, un extralusso con decalcomania del pene, in erezione, del presidente Midoro su tutta la fiancata, la "freccia azzurra", è stato vittima di atti di vandalismo (tutti i vetri distrutti) e furti nella notte prima del match.
In particolare il nuovo sistema hi-fi, dvd, gps, tv set che poteva far diventsare lieve ogni trasferta è ora montato su qualche pulmino del cazzo a Marrakesh.

Midoro non si da pace "Belin, l'avevo messo davanti la questura col mattone dietro alla ruota per non farlo muovere, queste sono cose..infamate...che mi fanno venire voglia di abbandonare tutto e tutti, per fortuna che poi si scende in campo".

E allora Napoli, vai, goditi la rivincita sulla vita come sol tu sai fare: vincendo un altro campionato!

Distanziato di almeno due autogrill, ma teoricamente ancora in corsa, c'è il Morgeiro di Mahatma Guastamacchia.
Il branco di lupacchiotti stanziali a Milano non deve sbattersi più di tanto per portare a casa la pelle dell'agnello con istinti suicidi che si nasconde sotto i panni bianco-malva del Depor.
Lo strapotere dei biancorossi smorza pure le tensioni di una partita che un tempo era foriera di scontri fisici e verbali.
La distanza con il Napoli è di 9 punti ma, con lo scontro diretto ancora da disputarsi, ancora una fiamma, seppur fioca, è accesa.
Anche per il Depor la fiammella danza sospinta dal vento ma è quella di una candela in memoria dei defunti.
2 punti in classifica, nessuna vittoria, morale sotto i tacchi e otto punti dal Pampa penultimo.
Se non è morte ci siamo molto vicini, vero Schumi?

Dicevamo del Pampa penultimo. La squadra di origini cro... lascia all'F.C. Marassi un derby sanguinoso e doloroso, perso malamente che ha fatto imbelvire la tifoseria.
La squadra è rimasta allo stadio fino a tarda notte quando la rabbia dei tifosi è finalmente sbollita in concomitanza con l'apertura notturna del forno "segreto"di via Robino (che vi ricordavate).
Con brioches e focaccia offerte dalla famiglia Surdich, la tensione si è affievolita ma i tifosi chiedono una reazione già domenica prossima contro la capolista.
Facile.
nella foto: Roberto Surdich (materiale d'archivio, ora potrebbe non essere più così)

In mezzo continua la risalita del Klan, indicato come prossimo alla retrocessione solo un mese fa.
Agli incappucciati è bastato ritrovare Higuain (capocannoniere del torneo) per inanellare un filotto di vittorie che ha portato sino al terzo posto.
Domenica proprio una rete del Pipita ha garantito i tre punti contro una Fedeshow chiaramente svogliata.
Ora l'obiettivo dei ragazzi di Masnata diventa recuperare Palacio (pacco?) e puntare ad un secondo posto insperato per come si erano messe le cose.



martedì 11 novembre 2014

IGNOTO UNO, TUTTI GLI ALTRI SON NESSUNO

GENOVA: Ci sono voluti tre anni e mezzo per arrivare a scovare il presunto fratello segreto di Jambon.
Tre anni e mezzo in cui gli investigatori hanno battuto a tappeto tutta la zona vicino a via Tanini di Sopra (GE), armati di tampone per il prelievo del dna, a caccia di quell'Ignoto 1 il cui codice genetico era stato trovato, non contaminato, su resti di banane.
Il soggetto, infatti, si era ferito probabilmente nel tentativo di tagliare i succulenti frutti con un coltellino.
 
Dalla traccia di dna ritrovata, fino al profilo genetico di colui che per lunghissimo tempo è andato sotto il nome di Ignoto 1. Ma come si è risaliti da quel nome in codice fino alla soluzione del caso?

E, prima ancora, come si è fatto a scoprire chi fosse la mamma di un figlio così distante? Un'indagine a tutto campo, seguita da 5/6 investigatori che per tutto questo tempo, anche nei periodi in cui i carabinieri sono stati messi sotto accusa, hanno continuato a lavorare nell'ombra, arrivando a prelevare un totale di 18mila campioni.

IGNOTO 1 - Si parte dal dna di Ignoto 1, unica traccia a disposizione degli inquirenti dal momento che la ricerca di testimonianze utili dà ben pochi risultati e visto che la caccia di dna compatibili tra un centinaio di persone vicine alla famiglia Jambon non porta a nulla. E si parte dalla zona in cui, il 26 gennaio 2011, le banane vengono ritrovate dopo tre mesi dalla scomparsa dalla dispensa di casa.

LA PISTA DORNO - A poche cenitinaia di metri da dove è stato ritrovato il casco di banane  c'è una discoteca: il Vanilla (dove la mussa si pilla).  Gli investigatori decidono di entrare e di fare il tampone a tutti gli avventori. L'assassino non è tra di loro, ma tra i tanti campioni di dna prelevati ce n'è uno che si avvicina. Si tratta di un ragazzo neppure lontanamente imparentato con la famiglia Jambon che vive a Kinshasa, e fa avanti e indietro con un aereo per farsi i matinèè al Vanilla. Nasce così la "pista di Dorno", l'autogrill dove il tipo si fermava mentre calava dalla Malpensa, siamo nel settembre 2012.
IL PADRE - Si inizia a setacciare, a prelevare campioni ai parenti del ragazzo, a cercare nuove piste ricostruendo il suo albero genealogico. Si scopre ma non si riesce a provareche la madre di Jambon aveva, il vizio della vacanza a scopo sessuale, con Jamaica e Africa (nera) come mete preferite.
Ma soprattutto si arriva a quella saliva su una marca da bollo apposta a un vecchio passaporto il cui dna corrisponde con la traccia recuperata dalle banane. Si tratta del codice genetico di un altissimo politico di Jadotville (Repubblica Popolare del Congo), il figlio è un personaggio noto, troppo potente per farne trapelare il nome prima di avere certezze.
 
 
Il padre di ignoto uno è lui, questo è ormai certo (e lo diventerà definitivamente il 10 aprile 2014, dopo le ulteriori analisi  dell'anatomopatologa Cristina Cattaneo). Ma se si sa chi è il padre di ignoto uno, rimane ancora un mistero scoprire chi sia l'avido trangugiatore di banane, visto che l'unico figlio della famiglia Jambon (Mathieu) ha un alibi di ferro. Eppure il soggetto è lui e l'imprenditore africano è il padre, su questo gli investigatori non hanno dubbi: due profili genetici possono coincidere in quel modo solo in caso di parentela strettissima. E quindi non c'è altra possibilità che si sia trattato di un figlio illegittimo della sig.ra Jambon!

LA MADRE - Ma come fare a dimostrarlo? Bisogna intrappolare la madre, missione quasi impossibile, la maestrina è intelligentissima,  nega alla grande l'evidenza e non crolla neanche con interrogatori di ore e ore.
Tutto avrebbe potuto essere vano se non fosse che finalmente spunta una testimonianza utile, un vigile volontario ad Apparizione, ex dell'autista dell'imprenditore di colore negli anni settanta, che racconta ai carabinieri come quest'ultimo gli avesse raccontato di aver "messo nei guai una ragazza delle nostre parti con cui aveva una relazione, una vacca da paura".
 
Il campo si stringe, ma prelevare il campione a tutte le donne tra i 70 e gli 80 anni della zona non è un compito da poco: sono migliaia e tutte troie. Mesi di vane ricerche, finché non arriva il colpo di fortuna, la sig.ra Jambon di Genova compie un errore e carica su facebook le foto di una sua vacanza in Africa nel 1977 (titolo dell'album "Mal d'Africa").
E' lei la madre di Ignoto 1 e il golosone ha finalmente un nome.
Ma la donna sapeva di essere la madre dell'africano? Se ha seguito le notizie sul caso, necessariamente sapeva che il padre dello sbaffone fosse congolese, anche se probabilmente tutto quel parlare di dna e profili genetici non l'ha aiutata. La sua collaborazione, certo, avrebbe potuto aiutare gli inquirenti, ma una volta trovata lei, è stato trovato anche ignoto uno. Caso chiuso, per ora
Ed ecco a voi svelata in anteprima la foto di ignoto uno, fratello illegittimo del nostro e vostro Jambon:
nella foto: mai più divisi

lunedì 10 novembre 2014

SIETE RIMASTI INCHIODATI ALLA SEDIA? PEGGIO DELLA CROCE...

nella foto: apertura vietata ai deboli di cuore!


GENOVA: giornata del cazzo, non succede nulla di spettacolare, il campionato sta scivolando via anonimo come una casella postale.
Il Napoli vince aiutato dal culo ma non è una novità, inizia anche a non dare fastidio a nessuno.
Il Depor perde aiutato dalla incompetenza di Gamba ma ormai si fa perfino fatica a godere.

C'è bisogno di qualcosa, c'è bisogno di qualcuno che non faccia diventare queste ultime sei giornate trite e tristi.
nella foto: ci vorrebbe qualcuno che crei dei varchi dove i fantaprofessionisti possano intrufolarsi....BULLDOZZER, BULLDOZZER; BULLDOZZER; BIULDOSAH
Il dovere di cronaca ci spinge a raccontarvi cosa è successo questa domenica: come detto il Napoli ha continuato a mietere vittime, in questo caso l'F.C. Marassi, buona, anzi ottima, anche la mietitura dell'albero del culo, che ha regalato come prelibato frutto il rigore sbagliato dall'azulgrana Avelar (un nome da elettrodomestico se ce n'è uno: "mi son preso la planetaria della Avelar e va da Dio").

Il fanalino di coda Depor non approfitta dello scontro diretto contro il Klan per accorciare le distanza dal gruppo, gli incappucciati sembrano aver trovato la quadratura del cerchio e mostrano finalmente un buon calcio, troppo buono per le limitate risorse (tecniche della squadra e mentali della proprietà) dei biancomalva.

L'inopinato 1-3 relega ancor più gli uomini di Gamba in fondo alla classifica e il Marassi, distante ben 6 punti, diventa quasi un miraggio per una squadra che ancora non ha vinto un incontro.
L'almanacco del calcio, stagione Clausura 2014, rammenta però di una salvezza conquistata in carrozza - ai danni dell'UCS - in circostanze assai simili.

Nel mezzo, nel rione dell'infinità mediocrità, il CSKA getta la maschera e viene spazzato via dalla Fedeshow trascinata dalle furie rosse Llorente e Morata, il Morgeiro approfitta della difesa alluvionata del Pampa per portare a casa tre punti preziosi che lo collocano in solitaria al secondo posto.

Un cenno allo straordinario campionato di Tevez che a suon di gol e giocate sta riportando in A una vogliosissima UCS.

Basta, non c'è un cazzo più da dire, non muore nessuno, incidenti gravi un cazzo, Midoro è stato pure pagato dall'assicurazione, non ci sta girando niente per il verso giusto, insomma.

nella foto: criticoni ammutoliti
Ci sembra quindi sia l'occasione giusta per rinfacciare agli scemi che criticavano la redazione per aver messo un "mi piace" alla pagina della Serenona nostra.
Eccovi serviti, idioti.

giovedì 6 novembre 2014

GILLET: IL NAPOLI, LA MIA NUOVA SCOMMESSA

nella foto: quando smetti di ridere c'è anche un succulento pezzo sotto
 
GENOVA: il Napoli rattoppa con semplicità l'unica falla in organico assicurandosi per poche lire i portieri Marchetti e Gillet.

Il mercato sta veramente impazzando, i pezzi pregiati sono Romero e Romagnoli.
Un tempo ci si scannava di raspe la Romero, ora per Romero.
Le raspe: l'unica costante.

FOCE IN FESTA, PUCCIARELLI E' DEL KLAN!

nella foto: la folla attende che Pucciarelli si affacci
GENOVA: dopo l'alluvione finalmente un motivo per gioire alla foce: il Klan, reduce dalla prima vittoria stagionale mette a segno un colpo che fa tremare i polsi: prelevato dall'empoli il top player Manuel Pucciarelli!

La folla si è accalcata sotto la sede del Klan per salutare il campionissimo.
Masnata gongola: "e adesso chi cazzo ci ferma? Pucciarinho lo seguo da 20 anni, è un Van Basten con le caviglie d'acciaio".

La notizia è stata battuta con mani tremolanti dalle agenzie e già mette in ombra l'imminente colpo Hugo Almeida dell'Atletico Pampa.

ALLA SCOPERTA DI HUGO ALMEIDA

nella foto: il frombolierie in azione, non può che far bene.
GENOVA:  Hugo Almeida, l'attaccante vicinissimo al passaggio all'Atletico Pampa, inizia a giocare a calcio nel Naval, prima d'essere prelevato dal Porto. Inizialmente, non viene ritenuto idoneo per restare a Oporto, pertanto viene dato in prestito ad União Leiria e Boavista, tornando al Porto nella stagione 2005-2006, durante la quale vince il titolo nazionale e segna un gol in Champions League contro l'Inter a San Siro, sfruttando un calcio di punizione da 35 metri.
 
Il Porto cede nuovamente in prestito l'attaccante portoghese per la stagione 2006-07, stavolta in Bundesliga con il Werder Brema, totalizzando nel corso della stagione 10 gol e 41 presenze - in tutte le competizioni. Dopo aver visto le sue chances di giocare al Porto esser tagliate definitivamente, visti gli arrivi di attaccanti come Edgar Bruno da Silva ed Ernesto Farías, decide di accettare l'offerta fattagli dal Werder, firmando un contratto quadriennale.
Con l'arrivo di Miroslav Klose al Bayern Monaco, le possibilità di utilizzo di Almeida con l'ex-squadra del tedesco-polacco crescono fortemente: infatti, Hugo Almeida chiude la stagione con 11 gol in campionato, bottino inferiore solo a quelli di Diego e Markus Rosenberg, i quali chiudono la stagione rispettivamente con 13 e 14 reti.
Il 24 dicembre 2010 si trasferisce in Turchia al Beşiktaş firmando un triennale. A partire dal luglio 2014, una volta terminato il contratto col club anatolico, rimane svincolato fino al 6 ottobre 2014, quando trova un accordo con il Cesena[2]. dove esordisce in campionato nella sconfitta interna subita contro l'Inter il 26 ottobre.
Mentre scriviamo sembra molto vicino il suo passaggio a titolo definivo al Pampa.

 

Almeida ha giocato ad ogni livello con la nazionale di calcio del Portogallo, sin dall'Under-15. Era fra i convocati portoghesi al Torneo di Tolone 2003, terminato con la vittoria degli iberici; è convocato inoltre per il Campionato europeo di calcio Under-21 2004, classificandosi al 3º posto, per le Olimpiadi di Atene 2004, per il Campionato europeo di calcio Under-21 2006 e per quello dell'anno seguente.
Porco dio, se sei arrivato a leggere qui vuol dire che c'hai una bella scimmia, ma continuiamo;
Esordisce nella nazionale maggiore nel 2004, in occasione di Portogallo-Inghilterra 1-1 del 18 febbraio. Viene convocato per giocare le ultime tre partite della campagna di qualificazione ad Euro 2008, realizzando due gol, contro Azerbaigian ed Armenia: due gol di vitale importanza per staccare il biglietto per Austria-Svizzera 2008.
Nel 2010 prende parte al campionato mondiale in Sudafrica; durante il torneo riesce a trovare il gol in un'unica occasione, nella seconda partita della fase a gironi contro la Corea del Nord vinta 7-0.

martedì 4 novembre 2014

FRENCH BRAND, NO LIMITS

forse era meglio senza foto, mannaggia er sanghe de cristo

GENOVA: Sberleffi, battutine, canzonature, qualche scappellotto ma alla fine chi ride è proprio lui: Shalois. Cazzo c'avrà da ridere, poi..
.Comunque il suo, o la sua non sappiamo dire, CSKA vince nuovamente e si porta in solitario secondo posto alle spalle dell'instoppabile e neppure inseguibile Napoli. La scalata della compagine di San Martino si impreziosisce con il successo alla Kabilarena per 2 reti a zero, con una prestazione che non fa certo gridare al miracolo ma che, rapportataall'inaudita pochezza degli uomini di Gamba, basta e avanza.
E così, in un campionato dove chi va al piccolo trotto sembra sprintare, la regolarità dei Saints garantisce quello che basta a tener lontane le paure e a viaggiare con la fantasia. Tutto sembra proprio girare nel verso giusto per la famiglia Vicini, in sala stampa un Gamba dimesso strappa qulache sorriso con la battuta "e il barbour sta pure tornando di moda", "verità verità" come direbbe Boskov se non fosse che con la bocca pienadi terra non si capisce un cazzo quando parla.
La vittoria mette anche a tacere (forse) il grande scandalo che ha colpito lo sponsor tecnico Moncler. Il brand italo-francese è stato accusato infatti dai giovani di tutto il mondo per il fatto che i capi commercializzati negli ultimi anni, seppur costosi al limite della sfacciataggine, non permettono di accedere in nessun locale, anche nel terzo mondo, dove ci sia anche la minima selezione all'ingresso. Negli ambienti della moda si dice che questi problemi, mai riscontrati prima, si debbano proprio al connubio fra il brand e il CSKA: la nuova collezione tutta incentrata nelle tonalità di marrone non ha convinto per un cazzo e langue negli scaffali scontati di ogno boutique di grido.
Vende invece molto bene la magia away di Paletta.
nella foto: hey, ti va di essere come me?


In testa continua il campionato a sè per il Napoli, la vittoria di misura a Paracurù e i soliti tentennamenti alle spalle gli garantiscono il sempre utile titolo di campione d'inverno, è chiaro che solo qualche cataclisma, magari un tornado che portasse in città famelici squali o più semplicemente il cazzo di vesuvio, veramente inutile, potrà portare via ai partenopei l'ennesimo titolo.
nella foto: midoro "ridammi lo scudo, mannagg'achitè muort"


Al terzo posto rimangono al palo gli Atletici. Quelli di Surdich sciorinano la peggiore prestazione di sempre e regalano al Klan la prima, agognata, vittoria stagionale, quelli di Guastamacchia aprono i coscioni come la famosa (e bella) bionda del coro e fanno passare per ben tre volte il Marassi di Aaron Simbulah
Queste due vittorie accorciano la classifica e separano il gruppone dal Depor sempre più ultimo. Due parole vanno ancora spese sulla partita fra Pampa e Klan, i padroni di casa sono incappati in una di quelle domeniche da (non) raccontare ai nipoti: un rigore sbagliato (Go. Rodriguez), un autorete (Zapata), un espulso (Ibarbo) e tanti, troppi giocatori sotto il par tra cui Florenzi e speriamo che sua nonna tecchi di crepacuore. Troia.
Gli incapucciati sperano di essersi gettati alle spalle la crisi, e guardano al futuro con malcelato ottimismo. Che idioti.
In settimana mercato di riparazione: allaciatevi le cinture di sicurezza!