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martedì 25 ottobre 2016

lunedì 24 ottobre 2016

PAMPA IN FESTA SI RIPRENDE LA TESTA


nella foto: 3 punti, un delirio
GENOVA: il superclasico si tinge di verdazzurro, un rigore a tempo scaduto di Duvan Zapata fa straripare di gioia la sponda orientale del Bisagno. I pamperos si portano a casa il derby e quello che più conta (forse) scavalcano la CSKA fermata in Brasile e tornano a guardare tutti dall'alto.
La partita più attesa dell'anno non verrà certo ricordata per lo spettacolo o il bel gioco ma agli annali finirà una importantissima vittoria del Pampa che, oltretutto, inguaia il Marassi salvato, per ora, dalla stagione calvario del Klan.
Simbula è furibondo con l'arbitro Galano per il rigore fischiato al 93esimo, scrive sulla lavagna dello spogliatoio GA L'ANO e lascia lo stadio scuro in volto.
Surdich, invece, è raggiante: stringe mani fino all'esilarante "passa in ufficio" di Foglino che viene subito portato fuori dalla sicurezza.

Gli uomini di Surdich approfittano del pirotecnico (brutto aggettivo calcistico, ndr) pari fra Fedeshow e CSKA, un 2-2 che lascia l'amaro in bocca ad entrambe che perdono il passo della (nuova) capolista.
Le due squadre appaiono altresì in buona forma, pronte a dare battaglia per portarsi a casa il primo titolo della stagione.
nella foto: calois esce dalla fogno per festeggiare il 2-2 di El Sharaaawy


In coda spara un colpo il Napoli trascinato da un redivivo Kalinic, i tre punti dei partenopei abbassano la già non altissima cresta del Morgeiro e li portano in acque sicure seppur limacciose.

Rimane incredibilmente a un punto il Klan di Masnata, ieri vittima sacrificale dell'U.C.S. di Semino.
I padroni di casa passano in vantaggio con Thereau ma, per l'ennesima volta vengono rimontati prima da Callejon e, nel finale, da un pregevole gol di Dzeko.
La stagione del Klan è un misto di insipienza, sfortuna, scarsezza e tanta, tanta stanchezza.
Masnata dovrà aprire i cordoni della borsa nel prossimo mercato di riparazione per assicurare agli incappucciati forze fresche.
nella foto: fa tenerezza

martedì 18 ottobre 2016

LOTTA PER IL TITOLO

nella foto: condurrà tutto l'incontro con spavalderia ma poi perderà inopinatamente
GENOVA: la sceneggiatura è sempre la stessa, la conosciamo a menadito ma non per questo il film ci sembra sciatto o scontato, anzi: Pampa e CSKA si contenderanno il titolo fino all'ultima giornata, una battaglia fiera e senza esclusione di colpi che porterà la Fedeshow a vincere l'apertura.

La squadra cara al clero (due aste) dà il primo strattone al campionato, imponendosi con autorità contro il Marassi, le reti di Niang e Iago Falque sono la punta di un iceberg compatto e tagliente, più pericoloso sotto la superficie che sopra. Va dato atto a quel miserabile di Calois di aver assemblato una rosa che può far male da diversi lati pur (o forse proprio a causa di) non avendo uno stoccatore, il famoso top player ormai sulla bocca di tutti.
I Marassi sponda occidentale offrono davvero poca resistenza e solo la presenza di due squadre alle loro spalle fa minimamente sorridere.

Chi non ha, invece, un cazzo da ridere è il Klan, più disastroso della produzione di Waterworld di Kevin Costner.
nella foto: "...e gli sussurrai nell'orecchio: Politano lo vedo bene nel ruolo del villain"
Gli incappucciati vengono letteralmente cremati da un travolgente Pampa, il 4-0 racconta ampiamente di una squadra che sembra una splendida orchestra e di un altra che sembra Lino Banfi fuori dai Grandi Magazzini.
Il Pampa, poi, ritrova per l'occasione una prestazione monstre di Dybala da cui ora ci si aspettano i gol decisivi per concretizzare finalmente il buon lavoro societario degli ultimi anni.
Per il Klan quattro sconfitte consecutive e nessuna risposta (se non le classiche, virulente, bestemmie) alle domande proposte dal campo e rimbalzate dai tifosi alla società.
Masnata ammette "non ci sto capendo una sega e mi sto letteralmente cagando nelle brache" parole che hanno comunque rincuorato la tifoseria.
Per il Furher della Foce c'è ancora speranza, almeno fino a quando qualcuno, di notte, busserà alla sua porta illuminato solo da tre croci infuocate.
nella foto: in via Antonio Cecchi fervono i preparativi

La Fedeshow incespica su un discreto Morgeiro, se i wolves si tengono in acque tranquille, i ragazzi di Paracurù si mordono le labbra per non essere riusciti a tenere il passo delle prime della classe, la vetta è lì a due punti ma se si vuole (ri)vincere queste sono partite in cui fare bottino pieno.

Chiudiamo con la facile vittoria interna dell'UCS contro il Napoli, i padroni di casa si assestano così a metà classifica scavando un discreto solco a separazione dalla coda e mirando, forse, luoghi più consoni alla rosa. Matador dei derelitti partenopei e Dzeko che finalmente sembra aver ritrovato continuità realizzativa e di prestazione.
Il Napoli, invece, perso anche Milik, fa acqua da tutte le parti e il bagnone che si sta facendo Midoro potrebbe diventare meno piacevole del previsto...




mercoledì 12 ottobre 2016

MILIK E' GIA' RIPARTITO!

nella foto: tanti auguri Arcadìo
NAPOLI: il futuro di Milik è già iniziato, il centravanti del Napoli ha subito un intervento chirurgico  resosi necessario a causa dell'infortunio al ginocchio subito vestendo la casacca della Polonia.

A operarlo la stessa equipe che si è occupata di raddrizzare la carriera di Zoran Jovicic, indimenticato campione della Sampdoria.

Per una volta vorremmo dare lustro a questi angeli del bisturi che non vengono mai nominati ma che spesso risolvono per il meglio situazioni davvero difficili.
nella foto: il primario First Meeguelon
E allora non vediamo l'ora di rivedere Milik in campo!

martedì 4 ottobre 2016

KLAN A PEZZI, NAPOLI AI PAZZI

nella foto: con quella sciabole si taglia i coglioni fisso
GENOVA: giornata interessante con classifica visibilmente stravolta e polemiche (affatto sterili) ben oltre il 90esimo.

Procediamo con ordine: trafugata la bara di Mike Bongiorno nel cimitero di Arona, poi non è successo un cazzo per un sacco di tempo e poi c'è stata la giornata di ieri:

Iniziamo dal fondo dove il Klan per l'ennesima volta si fa rimontare e viene sconfitto.
Gli incappucciati sembrano un vero e proprio paciugo, slegati, molli, superficiali e pure sfigati.

I cattivi dicono che la squadra sia stata costruita a immagine e somiglianza di quel Masnata che sembra aver perso quel magic touch che tante fortune ha portato alla foce.
In Piazza Rossetti sperano basti Higuaìn per salvarsi, ma il Pipita il miracolo l'ha già fatto l'anno scorso e quest'anno non gode neppure dell'appoggio, anzi, di San Gennaro.
A prendere tre punti al Prisco è il CSKA di Vicini, una squadra poco appariscente ma che da un paio d'anni è solida come il torrone di crema (pensavate come il mio cazzone, vero? beh è leggermente meno solida, evidentemente, ndr).
Siamo sempre dell'opinione manchi un goleador per puntare al bersaglio grosso ma i Saints quest'anno piacciono eccome e, almeno per il momento, si godono il primato.

L'altra, nuova, primatista è la Fedeshow dello svizzero Botteghi che scappa (è proprio il caso di dirlo) col bottino pieno da un San Paolo imbelvito.
I campioni in carica vincono per due reti a uno con un giallo finale che scatena la furia del solitamente colorato e pittoresco pubblico napoletano.
All'ultimo tuffo, infatti, una rete di Manolas, viene prima convalidata e poi annullata dalla terna arbitrale visibilmente titubante.
nella foto: sto bene, voglio solo stare un po'da solo
Midoro entra in campo come l'emiro del Kuwait a Valladolid nell'82, invitando i suoi ad uscire dal campo in una gragnuola di bestemmie da far impallidire l'indimenticato Mosconi.

L'arbitro della partita, il sig. Feliciani decreta allora la fine delle ostilità e si asserraglia negli spogliatoi dai quali usce, in maniera rocambolesca, ben due ore dopo.
La vendetta del fuoridisenno Midoro nei confronti della giacchetta nera si consuma comunque. Infatti, con la pazienza dello psicopatico, il presidente del Napoli, che aspettava il direttore di gara fuori dal tunnel che fuoriesce dalla pancia dello stadio, affiancato il taxi di Feliciani, sferra un calcio alla portiera e urla a pieni polmoni "A MERDAAA".
Poi torna a casa e marchia Cinzia a fuoco con la semplice imposizione della mano.

Napoli quindi ancora al palo, raggiunto dal redivivo Marassi che piega il solito, rapsodico, Morgeiro.

Conclude la giornata la partita forse più spettacolare, quella finita 2-2 fra UCS e Pampa.
I ragazzi di Surdich recriminano (strano) contro la sfiga, le scie chimiche, l'area 51 e le solite cose, ma l'UCS non demerita affatto, pur raggiungendo il pari con Dzeko, proprio nel finale.
nella foto: Gasperinich
Domenica prossima sosta per le nazionali, la cosa più brutta sulla faccia della terra dopo la moglie del lettore.