Nella foto: Va che bella cullezzione…
Riavvolgiamo il nastro. Estate ‘23. Una bella asta, nulla da eccepire. Ma cliché assolutamente confermati ed ognuno (degli astanti) a muoversi secondo le proprie ormai comprovate possibilità e abitudini. Qualcosa avrebbe potuto far pensare allo stravolgimento in atto? No. Ed invece alla fine l’Indipendence Day del fanta è arrivato. Con uno spareggio impossibile da vaticinare ed un baffone qualunque a laurearsi campione d’Italia. 3-0 senza discussioni e Simbula rispedito nei bassifondi.
Nella foto: Lui il sorriso non lo perde
Simbula che questa finalissima l’ha gestita niente male… Tipo ricerche di Denise Pipitone. In soldoni comunque il Fantaprofessionismo ha emessa l’ultima sentenza della prima parte di stagione. E la Zeska, nonostante pochezza generale ed un comandante sulla tolda non propriamente scaltrissimo ha fatto il botto. Un botto che adesso, con il pingue portafoglio dei soci di casa Saints deve però necessariamente conoscere continuità. Lo sconfitto si lecca le ferite ma il bicchiere è comunque pieno (di sborra) per una stagione (mezza) condotta altamente sopra le proprie possibilità. L’aver i fatto gusto è stato l’errore da dilettante del nostro Raffi. La settimana ci ha anche offerto scampoli di Coppa Italia (nella sacca?) con il neo promosso Depor a superare di slancio un Morgeiro ormai buono per il bollito, il Klan a riprendere colore superando il nemico di sempre chiamato Napoli e il Pampa a proseguire nel suo (utile) momento di forma archiviando la pratica Uciesse. E adesso? Spazio al mercato (brioso come sempre no coglioni?) e ancora alla coppa nazionale. Chi si ferma è perduto.
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