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venerdì 20 novembre 2015

TIFOSI DEL PAMPA: LORO GRANDI IN CAMPO NOI GRANDI SUGLI SPALTI

nella foto: lo spettacolo del tifo Pampa

Genova - Un incontro di un’ora e mezza «per discutere insieme della gradinata Sud e di ciò che ci compete in quanto tifosi dell'Atletico Pampa». C’erano duecento Pamperos martedì sera al Mi Piace la Frutta in via Rino Mandoli per partecipare all’assemblea convocata dai Biscion Street Fighters, un occasione per mettersi in discussione a poche ore dal derby e nel bel mezzo di una stagione esaltante.
Una riunione aperta a tutti i tifosi, non solo a quelli a che fanno parte di singoli gruppi organizzati. Presenti anche l’ex capo degli Ultras Enrico Oddone e Claudio Galimberti, esponente della Società.
Il primo punto messo in discussione è stato quello del tifo nella Sud. Se ne era già parlato a giugno quando sempre i BSF avevano chiesto una maggiore partecipazione canora durante le partite del Pampa. La linea tracciata martedì è quella di «intonare meno cori, ma di farli meglio in modo da uniformare il tifo in gradinata». Alcuni tifosi hanno fatto notare i troppi spazi vuoti nella parte bassa della Sud: «Sappiamo che c’è un 25 per cento di tifosi Pampa che, pur avendo l’abbonamento, non viene allo stadio. Si parla di circa 200  mentecatti».
Dalla minoranza "Via Loria Alcolica" è poi partito l’invito a «riscoprire i valori della nostra tifoseria. Noi non siamo quelli che chiedono alla società di comprare un giocatore o di mandare via un allenatore, ma quelli che applaudono i nostri tesserati fino al 90’. . Recuperiamo il nostro essere Pamperos.».
Ancor più duro "Pizza" Oddone: «La verità è che ci siamo imborghesiti. Viviamo di rendita da 15 anni. Oggi siamo come i Distinti. Continuiamo a pensare di essere speciali, ma ci siamo appiattiti. Bisogna mettere in minoranza chi non canta...».
Durante l’assemblea si è affrontata, seppure in modo marginale, la questione degli striscioni che non vengono più esposti allo stadio da nove anni per protesta contro le decisioni della lega relative al tristemente (per il Pampa) famoso "Caso Elisa". «È giusto chiedersi se sia stata una strategia giusta oppure no», ha sottolineato Oddone.
Topocane, leader dei “Kids Giglioli”, è pro-striscioni: «Coltivo sempre il sogno di vedere allo stadio striscioni e tamburi come una volta». Tra le proposte lanciate martedì anche quella di intonare il coro "Ovunque ti seguiremo col nostro amor, mi basta sentire Pampa e mi scoppia il cuor" all’ingresso delle squadre in campo e di organizzare altre riunioni dal besagnino ecuatoriano dopo la partita per coinvolgere più tifosi possibile e tracannare i suoi frullati alla merda.
nella foto: ricordarsi sempre da dove veniamo

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