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lunedì 23 settembre 2013

KLAN & UCS NEMICIAMICI

Nella foto: I TRE GIOVANI PORCELLINI



GENOVA: Klan e UCS già in fuga. Le due squadre regine del mercato sono le uniche a punteggio pieno dopo due giornate. Se la vittoria dell'UCS contro il Depor non fa scalpore, desta impressione la vittoria del Klan al San Paolo.

Al Terronia Power di Napoli i padroni di casa iniziano alla grande, Gabbiadini, più Culolo che Manolo, porta in vantaggio gli azzurri ma gli incappucciati, che riabbracciano dopo sette mesi un Milito scoppiettante, pareggiano con Ricky Alvarez e si portano in vantaggio proprio col redivivo Principe. Balzaretti impatta ancora, prima che Higuain faccia ancora pendere la bilancia dalla parte degli ospiti.

Al fischio finale grande festa sotto lo spicchio dei tifosi del Klan, che ringraziano la squadra per aver portato a casa la partita più importante dell'anno. Si segnala qualche intemperanza di troppo, anche se quella che, in un primo momento, sembrava essere una sassaiola, si è poi rivelata una goliardica "saponata", un fitto lancio dei noti mattoncini detergenti verso i tifosi di casa (che per l'occasione definiremmo "pittoreschi").

Prima dell'ingresso in campo un episodio di cui forse non dovremmo parlare per non dare risalto a qualche imbecille: in curva B è apparsa una gigantografia di Plinio Fernando e sotto è stato srotolato uno striscione "BENVENUTA ASIA".

Masnata ha glissato con un malizioso: "non capisco lo zwaili" e si è allontanato raggiante dallo stadio.

Archiviato il match-clou, andiamo in via dell'Acciaio dove si presenta un Depor modello mercatino dell'usato di via Tortosa.

Gamba raccatta qualche maglia in toni di viola dallo staccapanni (in tre, poi, per tirare fuori il pezzente) e manda allo sbaraglio i suoi ragazzi contro la corazzata UCS.
Il risultato è sconfortante: I padroni di casa passeggiano sui bianco malva, e si assiste a scene da piazzetta "oh denti storti, passala al biondino che è libero". L'accozzaglia che viene da Nervi è desolatamente ultima a zero punti.

Se invece passate dal Biscione, abbassate il tono di voce, non vorreste certo svegliare i 12.000 ancora addormentati nello stadio. La catalessi collettiva è stata causata dallo spettacolo offerto in campo da Pampa e CSKA, uno zero a zero più piatto dell'encefalogramma di Tonino Accolla.

A fine partita il desto Surdich si presentava sotto la curva per una maldestra imitazione di Giucas Casella: "Paragnosta, figlio di Paragnosta", con Vicini che chiosava, con maggior successo "Paragnosta, figlio di puttana" ridendo sotto i suoi baffoni fognati.

Il Morgeiro offre ancora grande spettacolo, ma, complice la idiosincrasia del patron Guastamacchia ad assemblare una difesa decente, si deve ancora accontentare di un solo punto, contro un Marassi che sembra comunque godere di buona salute.

In serie B la Fedeshow è già in testa e dedica la terza vittoria a Giulio Andreotti, chissà poi perché.


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