Un silenzio che fa rumore. Molto rumore. Settimane di colpevole assenza (per molti), settimane di logoramento (per altri). Il nostro editorialista ha deciso che la sua bellissima e posata moglie ed il calcio, ma quello vero, quello dei professionisti, sono una priorità irrinunciabile e cosí le vicende dei fantaprof, le nostre vicende sono irrimediabilmente finite in secondo piano. Volete farmene una colpa? Sono qui che vi aspetto, mongoloidi: 209, Avenue Briand a Roquebrune (non certo Via Biga). Giusto per chiarire e per sottolineare che mettere le chiavi in mano a Gambot avrebbe potuto portare solo ed esclusivamente a questo: picchi e cadute. Exploit e tonfi, a non finire. Il tutto ovviamente corredato da un cinismo e da una beceraggine senza pari. Vi fa schifo? L'indirizzo lo conoscete. Potrei anche finirla qui in effetti... ma facciamo che oggi non mi va.
E scavallata questa notevole e sopraffina riflessione ci si ritrova cosí a parlare di fantacalcio e dei fantaprofessionisti. Del fantacampionato più bello e antico del mondo. E di una stagione che va in archivio iscrivendo a chiare lettere (pazientemente redatte a puntini come il buon Clint iscrisse un bel PORCODIO sulla mano del tumulato Gusta) un solo ed unico nome; quello di Roberto Surdich. Berengario ci ha fatto il culo a pallini e giustamente oggi si gode il suo effimero momento di gloria. Una vita di sberleffi e pernacchie riabilitata con un 2024 da fenomeno. Scudetto e Coppa Italia in rapidissima sequenza per dirci a voce alta "Ehi! Ehi! Ci sono anch'io" (per pochi). Il Nano ha fatto l'anplein in maniera certamente inaspettata, ma notevolmente meritata. E oggi lo celebriamo (ci tocca) con un mezzo sorriso forzato, ma anche con tanto affetto perché nella sua profonda e malcelata sapienza calcistica Roberto é un amore: il fidanzato che vorresti per tua figlia ben conscio che la suddetta figlia sia dedita al cazzo in maniera dir poco professionistica. Zimbello e colonna irrinunciabile del nostro microcosmo che oggi vive il momento di glioria che:
- figli fastidiosi come la merda
- moglie bibina e mai incline a donargli affetto
- vita professionale alla Fantozzi
- amici meschini e subdoli
... non gli hanno di fatto mai concesso (o quasi). L'Atletico Pampa - é questa la triste sintesi - ci ha asfaltato e travolto come un Natisone che cinque minuti prima scorreva placido nel suo accogliente letto. Ma la natura insegna che basta poco (Tardelli). Roberto é stato umile e paziente, con il solo cronico difetto di nascondersi dietro il suo fisiologico vittimismo. Perché in fondo noi a lui solo chiesto chiederemmo: di vincere e mostrarci i coglioni... di tirare fuori il suo scroto e mostrarcelo ad ogni successo per farci comprendere che ci crede e non ci teme. Dai Surdich... maggiori aspettative e maggiori ambizioni. I mezzi e le qualità non ti mancano.
Apertura e Clausura '24 vengono così riposte nel nostro cassetto della memoria, senza scordare l'altro exploit targato Calois (ve lo ricordavate no?). Un'estate di bagordi e di concerti di Bruce (ben giocata Marseille, bravi mongoloidi...) che per noi rappresenta alla fine solo ed esclusivamente un poco sostenibile inframezzo tra un campionato ed un altro. Perché questo é da ben 25 anni. Ci stiamo mollando (ventila qualcuno)... stiamo perdendo voglia e garra (ipotizza qualcun'altro). La verità, al fine, é che senza il fantacampionato più bello del mondo noi... non esisteremmo. Buona estate meschini.
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