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martedì 3 maggio 2016

DELIRIO FEDESHOW, DRAMMA DEPOR

nella foto: al fischio finale il centro di Paracuru è invaso da tifosi festanti
GENOVA: uno dei campionati più avvincenti della storia si conclude con due verdetti (in parte) annunciati: il tricolore prende il mare, direzione Paracurù, il cazzo prende volume, direzione buco del culo di Gamba.

La Fedeshow si aggiudica il suo quinto scudetto (non vinceva però dall'Apertura 2009/10) al termine di una galoppata dall'andamento rapsodico, caratterizzata da allunghi, brusche fermate, rabbiose ripartenze e sterili polemiche (chi si ricorda del caso Tonelli montato ad arte dall'istrionico Botteghi?).
Alla fine uno scudetto meritato, con un Botteghi abile a gestire una squadra di cavalli di razza, poco inclini al gioco di squadra.
I tre punti scudetto sono portati a casa da due caratteristi come Zaza (nel ruolo dello sbruffone) e Hernanes (il profeta stile Cassandra), abilissimo a mandare in gol Salah, il protagonista principale, mediorientale pronto ad esplodere in stadi gremiti.
Il Napoli nulla ha potuto contro la furia verde-arancio e la garra degli ospiti si è via-via spenta, alla luce delle rassicuranti notizie che arrivavano dalla Kabilarena.
nella foto: critica il sistema ma si vede che sotto sotto se la ride
Il Depor era giudice di se stesso: l'ospite era il Marassi di Simbula la cui unica preoccupazione era non vedere il Pampa campione. Nonostante i remissivi azul-grana fossero tutt'altro che arrembanti, i ragazzi di Gamba hanno ceduto alla tensione, non arrivando quasi mai alla conclusione a arrendendosi addirittura ad un gol di Bacca nel secondo tempo.

Per l'ex SuperDepor un'altra stagione all'inferno, figlia di scelte assurde e cervellotiche.
In primis la decisione di affidare il calciomercato a tre poveretti, seconda quella di sconfessare pubblicamente in tempo zero gli stessi mentecatti, che si erano permessi di acquistare Suso, lo stesso Suso che ha messo a segno una tripletta proprio contro il Depor vestendo la casacca del CSKA.
Non c'è tifoso che non si chieda se quei tre punti sono proprio quelli che avrebbero permesso la permanenza nella massima serie.
La risposta è Sì.
nella foto: tornerà dall'inferno e scatenerà una guerra che non ce la sogniamo neanche

Depor in B e di conseguenza Napoli salvo, Midoro si lecca le ferite ma porta a casa la pelle al termine della stagione più difficile della storia della sua gloriosa squadra. Siamo sicuri che in queste ore a Napoli si stia lavorando (...) già per allestire una squadra vincente per la prossima stagione.

Se la Fedeshow si gode il trionfo, il Pampa affronta l'ennesimo day-after fatto di recriminazioni e infantili dichiarazioni d'amore.
I Pamperos perdono primato e pure seconda piazza nella sconfitta in via dell'Acciaio.
Per una trentina di ragazzini che continuano a sventolare incessantemente le bandierine verdazzurre, una parte della tifoseria organizzata inizia a porsi delle domande sulla gestione Surdich: al presidente, al quale nessuno nega di essere un appassionato tifoso, viene imputata una gestione fin troppo oculata delle risorse finanziarie, negli ultimi mercati il Pampa non è certo stato protagonista e, alla fine dei conti, agli uomini di Surdich è proprio mancato un guizzo, un colpo di genio di qualche campione che permettesse di vincere quelle partite che non si riescono a vincere con il collettivo.
Il tempo dei bilanci però non è ancora iniziato, con la Coppa Italia ancora da assegnare.
nella foto: il sempre divertente personaggio di Surdich
I ragazzi di Semino piegano il Pampa, lo scavalcano ma da Napoli non arrivano le notizie sperate.
L'UCS sembra aver comunque ritrovato un nucleo di giocatori per puntare nuovamente al bersaglio grosso, nel frattempo, con una finale di Coppa Italia praticamente in tasca, si pensa a portare a casa un trofeo che, nella risicata bacheca di c.so Montegrappa, farebbe la sua porca figura.

Al quarto posto troviamo uno dei più grandi specialisti delle medaglie di legno: l' FC Marassi. Lo scambio per Borja Valero non ha portato lo scossone desiderato e gli azulgrana hanno effettuato l'ennesimo campionato a velocità di crociera.
Stessa sorte per il CSKA, che dopo gli ultimi exploit non può certo giudicare strapositiva la tranquilla salvezza conquistata, sipario anche sul Klan che con lo scudetto sul petto tutto si poteva aspettare tranne di lottare per rimanere in serie A, passata la paura alla foce tutti concentrati per far rimanere i giocatori cardine per ripuntare in alto.

Coppa Italia e poi tutti al mare.




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