Incipit irrinunciabile… Onore assoluto al
camerata Masnata che depone per qualche tempo penna e polpastrelli. Da parte
nostra tenteremo di rendere queste rubriche il meno trash possibile. Becerume,
sensazionalismo e bestemmie aiuteranno, ma fondamentali risulteranno pure gli
input offerti dalle vostre orribili e quantomeno discutibili esistenze e dalla
vostra malcelata insipienza in materia calcistica. E così… dopo aver scavallato
il cancello del CUS come dei novelli Nino Castelnuovo i nostri amati Fantaprof
hanno dato il via al campionato numero 46 della loro storia. Un torneo che
riparte con equilibri che dai verdetti scaturiti dalla prima giornata, appaiono
ormai piuttosto consolidati.
Il primo autentico big match di
stagione non tradisce. I campioni d’Italia in carica della CSKA ricevono a
domicilio l’Athletic Morgeiro del nuovo corso, potenziale favorito di stagione.
L’inizio della gara è tutto a favore dei ragazzi di Sanma: Calois si rifugia
nel sortilegio che tante fortune gli ha regalato nel recente passato, ma il
tocco magico sulle sue chiappone non certo glabre sortisce effetti solo sul
finale con la doppietta salva baracca del buon Giroud. I lupacchiotti si
confermano osso di alto profilo con i gol del redivivo Conti e dell’assicurazione
sulla vita rispondente all'acronimo DV7. Il 2-2 è conferma della bontà dei due roster e pone CSKA e Morgeiro
in prima fila nella conquista del titolo.
A Roccabruna sul Capo Martino il
Depor scende in campo con l’intensità e la mascolinità di un Ivan Graziani nell’interpretazione
di “Firenze, canzone triste” e la Fedeshow ci mette ben poco ad affondare le
molli carni biancomalva. Una zuccata di Palomino è sufficiente per indirizzare
il match e impacchettare i primi tre punti di stagione per i carioca. Gambot
recrimina appigliandosi a scelte tecniche non lungimiranti, ma la realtà lo
vede soccombere nella partita a scacchi in chiave tattica ove il buon Botteghi
lo incarta al pari di un bel luccio in pescheria.
Il Napoli torna a riassaporare il
profumo della massima serie e lo shock rispetto all’olezzo di San Giovanni a
Teduccio è notevole. Ma i ragazzi del ciuccio carburano in fretta e sembrano
poter tenere testa alla strutturata Uciesse. Immobile fa come sempre il suo, ma
i sampierdarenesi prima la impattano con Perisic e quindi portano a casa i tre
punti sul filo di lana grazie ad un ragazzo alla ricerca continua e costante
dell’uguaglianza sociale (che non citeremo per rispetto dei ferventi
sostenitori della razza suprematista).
Grandissime aspettative erano riposte
poi, come da tradizione, nel derby di Marassi. Attese e speranze scioltesi in
un amen come la merda del cane nutrito a snack e patatine fritte. Le due
squadre divertono come uno sketch di Sergio Vastano (ai giorni nostri) e lo 0-0
finale è logica conseguenza, da una parte della pochezza tecnica delle due e
dall’altra dello stato psico fisico dei rispettivi tecnici: Simbula da anni
vaneggia al pari di un attempato ospite del Chiossone, Surdich non riesce a
liberarsi in nessun modo dei suoi atavici problemi di digestione e di
ipertrofia prostatica. L’unica lieta novella è il punticino messo a referto,
comunque ottimo per sopravanzare il Depor già designato quale avversario
diretto per la salvezza a venire.
CSKA – ATHLETIC MORGEIRO 2-2 (Giroud 2, Vlahovic, Conti)
FC MARASSI – ATLETICO PAMPA 0-0
FEDESHOW - DEPOR 1-0 (Palomino)
NAPOLI – U.C.S. 1-2 (Immobile, Perisic,
Osimhen)
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