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mercoledì 1 ottobre 2025

IL MALEDETTO FASCINO DELL'ORRIDO

Nella foto: "Mostro con calice", Musee d'Orsay 

Da sempre amanti della strategia, dell’eloquenza e della classifica che, inesorabilmente, ci sbatte in faccia la nostra cruda mediocrità. Dopo anni di onorato (e becero) splendore, anche i Fantaprof hanno ceduto al male moderno: i fondi di investimento. E, con essi, alla cogestione. La C.S.K.A. griffata Baffone ha aperto le porte, o meglio, i forzieri, accogliendo il suo nuovo co-proprietario: l’amico Silver Fox. Un'astuta mossa, la "psicologica sciienza" che avrebbe dovuto portare una sferzata di competenza, il ricorso a moderni algoritmi o almeno ad un barlume di senno calcistico. Dopo due giornate, il verdetto è inappellabile, e non ha bisogno di complessi sofismi: Ultimi. Zero gol fatti. Otto subiti. La Zeska oggi è la rappresentazione plastica del tracollo economico e morale del nostro mondo e fantamondo.

Nella foto: "Manc' qualcheccoss'..."

Ma andiamo al cuore del problema: il mercato. Mentre il nostro palato sopraffino si attendeva la mossa del campione, il duo Vicini / Costa ha messo in scena un’asta di fantozziana memoria. 150 milioni per il duo Carboni / Immobile sono un capolavoro di neorealismo, un'inculata che nemmeno le vostre signore con il il buon shemale del piano di sotto. 498 milioni in totale scuciti, una somma sanguinosa che stride con l'oculatezza della precedente gestione e che può tendenzialmente comprometttere le vacanze sulla neve già bramate da donna Ilaria e dai suoi mocciosi di merda. Gigi e la sua storica expertise nel campo fa a pugni, anche solo nell'immaginario con quel cialtrone mollemente sdraiato sul primo divano a disposizione già pronto ad addormentarsi dopo aver ingurgitato l'impossibile. Perfetto partner di scelte disastrose.

Nella foto: Così, a cazzo

E qui veniamo al punto più dolente: il fattore umano. Il calcio di Matteo, lo sappiamo bene, non è mai stato sinonimo di brillantezza. Distante e non poco dalla idealizzazione di calcio bailado. Come non rammentare i gloriosi anni del TPY, dove il nostro eroe, in campo, si muoveva con la grazia e la rapidità di un disabile affetto sia da ritardo cognitivo che da evidenti menomazioni fisiche. Lento, mai incisivo, e perfettamente disegnato attorno al concetto di #grammocomelamerda. Pensare oggi che quello pseudo atleta potesse capirsene della materia più complicata per il genere umano, il calcio, era e resterà un mistero senza soluzione. Giusto Calois poteva cascarci. Pietas umana o affetto sincero? Non lo capiremo mai.

Nella foto: Scelte "considerate"...

Ma qui... e arriviamo al punto Matteo si dimostra con una iperbole da saltimbanchi quintessenza dell'uomo fantaprofessionista: un livello culturale invidiabile che si schianta miseramente contro la realtà della nostra fervente passione. Farsi scucire 75 carte così a cazzo, solo perché l'adrenalina parte e non esiste modo né peraltro ragione alcuna per fermarla. L'amico che ti urla "Fermati!" e tu che invece tiri dritto con un sorriso, per poi domandarti "Perché l'ho fatto?" e continuare a sorridere. Quintessenza che si palesa anche nella tua palese bruttezza che, sia chiaro, ci accomuna tutti in questa nobile lega – ti ha sempre reso fieramente immune alle distrazioni femminili, permettendoti di concentrarti solo su cose inutili. Perché, e lo sappiamo tutti perfettamente, non esiste cosa più bella ed emozionante tra le cose inutili pari al Fanta. 

Nella foto: Bomba anarchica

Benvenuto, dunque caro Matteo. Non avremmo potuto chiedere di meglio. E goditi il fondo classifica, merda.